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Università G. D'Annunzio, di Chieti- Pescara

L’Università degli studi “Gabriele d’Annunzio”, istituita nel 1965 come “Libera Università” , diventa statale nel 1982. Oggi ha 14 Dipartimenti e 3 Scuole. Due sono i Campus universitari: Chieti, sede legale dell’Ateneo con gli uffici del Rettorato e della Direzione Generale, e Pescara.

L’università ha le sue sedi presso i due campus di Chieti e Pescara; all’ingresso dei due poli è collocata una stele della Minerva – simbolo dell’ateneo – in granito e pietra calcarea, duplice realizzazione del 1997, ad opera di Pietro Cascella. Il campus di Chieti si trova in località Madonna delle Piane, presso lo scalo cittadino, dove hanno sede il rettorato, la direzione generale e gli uffici centrali dell’amministrazione, oltre alle aule per la didattica e alle biblioteche.

 

Università di Camerino

L’Università di Camerino ha radici antiche, risalendo al XIII secolo con l’attività di varie scuole superiori nella regione. La sua fondazione tradizionale è datata al 1336, quando papa Benedetto XII concesse privilegi tramite il nunzio apostolico Bertrando di Deux. Nel 1727, papa Benedetto XIII riformò l’Università con la bolla “Liberalium disciplinarum”, confermando le tradizionali facoltà di teologia, giurisprudenza, medicina e matematica. Nel 1753, l’imperatore Francesco I di Lorena estese il riconoscimento delle lauree camerti entro i confini del Sacro Romano Impero. Durante l’epoca napoleonica, l’università rischiò la chiusura, ma con la Restaurazione tornò sotto l’attenzione papale, con un rescritto di papa Pio VII nel 1816 e la bolla “Quod Divina sapientia” di papa Leone XII nel 1824. Nel 1861, con l’Unità d’Italia, l’università divenne libera, e nel 1958 fu istituita come Università statale.

Università della Campania "Luigi Vanvitelli"

L’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, precedentemente nota come Seconda Università degli Studi di Napoli (SUN), è stata istituita nel 1990 come quinta università nella regione Campania. Originariamente prevista dal DPCM del 12 maggio 1989, è stata formalizzata dalla legge n. 245 del 7 agosto 1990. Le facoltà sono state istituite tramite decreti ministeriali e presidenziali nel 1991 e nel 1992. Durante gli anni novanta, l’università ha visto un aumento delle attività, del numero di studenti e del personale. Sono stati avviati progetti come la costruzione di un nuovo policlinico a Caserta e la creazione del laboratorio Circe a San Nicola la Strada. Nel 2009 è stato inaugurato un nuovo aulario a Santa Maria Capua Vetere. Nel 2015, i lavori per il policlinico di Caserta sono stati interrotti e nel 2016 il Senato accademico ha deliberato il cambio di nome, ufficialmente concluso nell’8 novembre 2016.

Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)

L’INGV, acronimo di Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è l’ente italiano di ricerca che studia fenomeni geofisici e vulcanologici e gestisce le reti nazionali di monitoraggio sismico e vulcanico. Le sue radici risalgono ai primi tentativi di osservazione dei fenomeni vulcanici sull’Etna nel XIX secolo e all’istituzione dell’Osservatorio Vesuviano nel 1841. Nel 1936, su iniziativa di Guglielmo Marconi, fu creato l’Istituto Nazionale di Geofisica (ING), che si concentrò su sismologia, fisica terrestre e altre aree affini. Nel 1969 nacque l’Istituto Internazionale di Vulcanologia a Catania, seguito negli anni successivi da altri istituti di ricerca geofisica e vulcanologica. Grazie al lavoro di questi istituti e delle università italiane, alla fine del XX secolo l’Italia si era guadagnata una solida reputazione internazionale nel campo della sismologia e della vulcanologia.

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